Più che un nome, Selosse è un mito dello Champagne. Ed ecco perché. Nel 1964 Jacques Selosse e sua moglie hanno prodotto il loro primo vino. Dieci anni dopo, il figlio Anselme si unì a loro e iniziò una rivoluzione nei metodi di coltivazione della vite e di vinificazione. Questa costante messa in discussione lo accompagnerà per tutta la sua carriera. Dal 1990 al 1996 applica i principi dell'agrobiologia, seguiti nel 1996 dalla viticoltura biodinamica. A partire dal 2002, però, si è allontanato da queste pratiche, preferendo seguire il proprio percorso, lontano dalle ricette conosciute, adattandosi costantemente al cambiamento delle circostanze e del mondo vivente. Guillaume, suo figlio, è entrato in famiglia dal 2012, seguendo le orme del padre e apportando la sua sensibilità unica. Integrato, aperto e al passo con i tempi, è pronto a lasciare a sua volta un segno nella storia della famiglia.
La tenuta si trova ad Avize, nel cuore della Côte des Blancs. È una tenuta familiare con vigneti nei cru Avize, Cramant, Oger, Le Mesnil sur Oger, Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ e Ambonnay. Oggi il vigneto si estende su 8,3 ettari, con un grande patrimonio di vecchie viti che risalgono al 1922 e un'età media di oltre 55 anni! Queste viti sono distribuite su un totale di 54 parcelle, situate su grandi terroir, quasi tutte classificate come Grands Crus. Gli Chardonnay, il vitigno dominante, si trovano nella Côte des Blancs (principalmente Avize, ma anche Cramant, Oger e Le Mesnil-sur-Oger). I Pinot nero, che rappresentano 1 ettaro, si trovano ad Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ e Ambonnay. In totale, ci sono 70.000 viti di Chardonnay e 9.500 di Pinot Nero.
La reputazione di questi vigneti è ben consolidata e l'offerta ha da tempo superato la domanda! Ma la cosa più importante da ricordare è che Anselme Selosse ha cambiato per sempre il volto dello Champagne.